Cos'è l'OSA?
L'apnea ostruttiva del sonno (OSA) è una condizione relativamente comune in cui le pareti della gola si rilassano e si restringono durante il sonno, interrompendo la normale respirazione. Ciò può portare a un’interruzione regolare del sonno, che può avere un grande impatto sulla qualità della vita e aumenta il rischio di sviluppare determinate condizioni mediche.
Revisione medica
Se sospetti di soffrire di apnea ostruttiva notturna, ti consigliamo vivamente di sottoporti al test che potrà poi essere esaminato dal Dr. Tallarico
Strumento di screening Stop-Bang
Lo strumento di punteggio STOP-BANG per l'apnea ostruttiva del sonno è uno degli strumenti di screening per l'OSA più ampiamente accettati
Strumento di screening Epworth
L'Epworth Sleepiness Scale (ESS) è una scala destinata a misurare la sonnolenza diurna che viene misurata mediante l'utilizzo di un questionario molto breve. Questo può essere utile per diagnosticare i disturbi del sonno. È stato introdotto nel 1991 dal dottor Murray Johns dell'Epworth Hospital di Melbourne, in Australia
Comprensione dell'apnea ostruttiva del sonno
Cos’è la sindrome delle apnee ostruttive durante il sonno (OSAS)?
L'OSAS è causata da un collasso ricorrente delle vie aeree superiori durante il sonno, con conseguente cessazione completa (apnea) o parziale (ipopnea) del flusso aereo. Ciò porta a microrisvegli e ipossiemia notturna. La gravità dell'OSA è espressa dall'indice di apnea-ipopnea (AHI), definito come il numero di apnee e ipopnee per ora di sonno.
Perché le prime vie respiratorie collassano?
Il meccanismo attraverso il quale le vie aeree superiori collassano non è completamente compreso ma è multifattoriale e dipende da tanti fattori come alterazioni anatomiche innate come l’allungamento del viso, retrognazia o micrognazia, ipoplasia mandibolare, palato molle ingrandito e osso ioide situato inferiormente (lunghezza faringea aumentata come misurata dalla distanza del piano mandibola-ioideo), ipertrofia dei tessuti molli orofaringei: tonsillare e linguale, obesità, [indice di massa corporea (BMI) ≥ 30 kg/m 2 ], aumento della circonferenza del collo, neuropatia faringea e spostamento di liquidi verso il collo.
Quali sono le conseguenze delle apnee?
Le conseguenze dirette del collasso sono ipossia e ipercapnia intermittenti, risvegli ricorrenti e aumento degli sforzi respiratori, che portano all'attivazione simpatica secondaria, allo stress ossidativo e all'infiammazione sistemica. L’eccessiva sonnolenza diurna rappresenta un peso ed un rischio per la maggior parte dei pazienti. L’OSAS è associata anche a comorbilità cardiovascolari, tra cui ipertensione, aritmie, ictus, malattia coronarica, aterosclerosi e aumento complessivo della mortalità cardiovascolare, nonché disfunzione metabolica.
Sospettare la diagnosi: segni, sintomi e test della sonnolenza.
Il corretto approccio ad un soggetto che riferisce sonnolenza diurna e o russamento notturno abituale e persistente inizia con la ricerca di segni e sintomi specifici e aspecifici per le apnee notturne.
Sintomatologia
Sintomi diurni, tra cui troviamo:
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Stanchezza al risveglio
Scarsa concentrazione con deficit di memoria
Mal di testa mattutini o mal di gola o bocca secca
Disturbi dell’umore (depressione, ansia)
Eccessiva sonnolenza diurna, potenziale causa di incidenti e traumi, non solo al paziente ma anche a terzi
Fibrillazione atriale o aritmie cardiache
Reflusso gastroesofageo
Riduzione della libido
Sintomi notturni, nei quali rientrano:
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Russamento
Pause respiratorie
Sonno frammentato da frequenti risvegli
Risvegli con sensazione di soffocamento
Nicturia (l’esigenza di urinare nel corso della notte)
Sudorazione notturna
Molte persone non riferiscono di avere disturbi del sonno, sia perché sono asintomatiche, sia perché non si rendono conto di avere il problema.
Pertanto, è importante applicare questionari specifici per valutare il rischio che un individuo abbia l'OSA e si ricorre al questionario STOP-Bang. Per valutare e quantizzare la sonnolenza diurna si usa la scala di Epworth.
Come confermare la diagnosi?
La diagnosi di apnee del sonno e il relativo grading (OSA di grado lieve, medio o moderato, grave) è strumentale.
La polisonnografia è il test diagnostico standard per la diagnosi di OSA nei pazienti adulti.
Cos’è la polisonnografia?
L’apparecchio computerizzato utilizzato per registrare vari parametri respiratori si chiama polisonnigrafo. E’ collegato con una serie di sensori che rilevano, durante il sonno del paziente, il flusso oro-nasale dell’aria, le eventuali pause, il russare, la saturazione di ossigeno, la frequenza cardiaca, i movimenti toraco-addominali, i microrisvegli, la qualità del sonno, i movimenti degli arti, le posizioni del corpo, Elettroencefalogramma, oculogramma ed elettromiografia.
Dove effettuare la polisonnografia?
La registrazione si può svolgere durante la notte in un locale idoneo, la “camera del sonno”, dove il paziente potrà dormire, sotto video monitoraggio, con sorveglianza continua ed è collegato all’apparecchiatura che è completa di sensori che registrano l'attività cerebrale, i movimenti oculari, l'attività muscolare, il ritmo cardiaco, il flusso d'aria, lo sforzo respiratorio, la saturazione di ossigeno, i movimenti degli arti, il russamento e la posizione del corpo. Il rapporto descrive in dettaglio le metriche del sonno, i movimenti degli arti, i livelli di ossigeno e l'AHI. E’ un esame semplice e non invasivo.
POLISONNOGRAFIA NOTTURNA In LABORATORIO
Pro:
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E’ l’esame di maggior affidabilità nella medicina del sonno.
E’ indicato soprattutto per coloro che soffrono di epilessia notturna, parasonnie e disturbi comportamentali nel sonno REM
Contra:
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L’esame comporta il dovere dormire in un ambiente sconosciuto, rinunciare alle proprie abitudini, alle proprie comodità, al proprio materasso (si permette di portare il proprio cuscino!).
I tempi di prenotazione nelle strutture pubbliche sono abbastanza lunghi.
Se la diagnosi di OSAS è confermata come proseguire?
la terapia di riferimento è rappresentata dall’utilizzo di dispositivi a pressione d’aria positiva (PAP) che generando un flusso di aria pressurizzata attraverso una maschera applicata alla bocca, al naso o a entrambi, impediscono il collasso delle vie aeree e quindi eliminano il russamento, le apnee e gli eventi di ostruzione.
Come calcolare la pressione esatta (titolazione) per vincere le resistenze che determinano apnee e/o russamento?
In alcuni paesi il sistema sanitario o le assicurazioni mediche impongono, a volte col pagamento di un tichet di 1.000/2000 euro, che la titolazione avvenga durante una degenza di una notte in un laboratorio del sonno. Si effettua una polisonnografia durante la quale un tecnico modifica ed imposta manualmente la pressione dell’aria idonea per evitare i disturbi respiratori per la totalità del sonno.
Pro:
- Si ottiene nell’arco della nottata la correzione esatta delle apnee.
Contra:
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Da una notte all’altra il sonno può variare come intensità e come durata.
Ciò che si verifica in una notte può non ripetersi nelle notti successive.
POLIGRAFIA NOTTURNA PORTATILE Al PROPRIO DOMICILIO
Io proprongo e consiglio la poligrafia a domicilio del paziente nelle sue condizioni usuali durante una normale notte di sonno.
Pro:
- L’esecuzione dell’esame a domicilio risulta una condizione favorevole perché permette al paziente di riposare tranquillamente evitandogli i vari disagi psicologici e pratici e in condizioni simili a quelle di ogni notte e rappresenta un’alternativa pratica ed economicamente vantaggiosa.
Contra:
- Il Poligrafo che si utilizza non è completo di tutti i sensori, può essere privo dei sensori per l’elettroencefalografia, per l’oculografia e per la elettromiografia.
Io propongo un poligrafo che è “un innovativo dispositivo da polso (approvato FDA e certificato CE).
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E’ monouso!
Nessun rischio infettivo!
Non richiede la restituzione dello strumento, la sanificazione, lo scarico dei dati e la ricarica.
Tale apparecchio viene indossato come un orologio da polso.
Presenta un singolo biosensore montato sul dito, che consente un uso semplificato senza fili, cannule nasali o cinture respiratorie.
È intuitivo e comodo da utilizzare.
I pazienti indossano tale apparecchio di notte nella privacy della propria camera da letto, assicurando al sonno un ambiente non falsato.
Un report completo dello studio viene generato al mattino solo pochi minuti dopo il download dei dati, consentendo al paziente di ricevere un trattamento risolutivo immediato.
A differenza di altri dispositivi portatili, oltre a fornire informazioni quantificabili sull’apnea, rileva informazioni dettagliate sul sonno, clinicamente paragonabili ai dati ottenuti in un laboratorio del sonno quindi si è sicuri che il paziente stia effettivamente dormendo.
Le sue caratteristiche salienti sono:
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Riepilogo del sonno: con misurazione del tempo di effettivo sonno, oltre che il tempo totale di registrazione.
Indici respiratori ( pRDI- pAHI- ODI- pAHIc).
Informazioni sull’ossigenazione e pulsazioni.
Istogramma: tutti gli eventi respiratori PAT- posizione del corpo/russamento-ossigeno/pulsazioni – stadi del sonno.
Statiche sulla posizione del corpo e sul russamento.
Informazioni sullo stato del sonno ( REM - sonno leggero – sonno profondo- veglia).
Classificazione dell’OSAS rispetto alle linee guida dell’AASM (lieve-moderata-severa).
Come si classifica la gravità dell’OSAS?
La gravità dell’OSAS viene distinta clinicamente dal numero di apnee-ipopnee per ora di sonno e dall’indice di apnea-ipopnea (AHI). AHI <5 è definito come assenza di apnea notturna, AHI 5-15 come OSAS lieve, AHI 15-30 come OSAS moderata e AHI >30 come OSAS grave. I soggetti asintomatici con un AHI tra 5 e 15 eventi per ora non sono bisognevoli di ventiloterapia. L'AHI, in quanto indicatore della gravità dell'OSA, trascura l'intensità degli eventi di desaturazione e di risveglio e si correla in modo incoerente con le complicanze correlate all'OSA.
Confermata la diagnosi di OSAS dopo una poligrafia domiciliare come si può proseguire?
In primis si danno consigli generali: Cambiamenti comportamentali, Perdita di peso, Esercizi aerobici, Esercizi orofaringei, Dormire in decubito laterale anzicché supino, Misure di igiene del sonno Apparecchi a pressione positiva (PAP). Dispositivi di avanzamento mandibolare (MAD) Procedure chirurgiche Chirurgia bariatrica (per dimagrimento) Uvulopalatofaringoplastica. Glossoplastica Avanzamento maxillomandibolare Stimolazione elettrica del nervo ipoglosso
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Per la terapia delle apnee di grado medio-severo il gold standard è rappresentato dallo utilizzo della CPAP: questa sigla è l’acronimo di Continuous Positive Airway Pressure, ossia pressione positiva a flusso continuo La ventiloterapia può essere praticata con il ventilatore in modalità Cpap o AutoCpap. Arbitrariamente si definisce che una aderenza alla terapia sia adeguata se la ventilazione venga effettuata per 4 o più ore a notte per almeno cinque notti a settimana. Sfortunatamente, i tassi di non adesione riportati vanno dal 46 all’83%.
Come si calcola la pressione terapeutica?
Il ventilatore settato in modalità Cpap eroga l’aria ad una pressione fissa. L’autoCPAP, invece, modifica la pressione in rapporto a quella che il suo software identifica come le necessità del paziente, istante per istante. Il medico specialista imposta un intervallo di pressioni che poi la macchina riesce a regolare in autonomia, sfruttando le capacità del software di identificare la pressione necessaria in quel momento. Dopo aver fatto diagnosi di Osas con poligrafo utilizzato al domicilio del paziente ed aver valutato la necessità di effettuare la ventiloterapia, consiglio l’utilizzo di un ventilatore AutoCpap, settato in modalità Automatica, per alcune notti, almeno cinque-sei, dopodiché valuto la scheda di memoria, di cui ogni ventilatore è fornito, per verificare la pressione che ha eliminato le apnee e gli altri disturbi respiratori e quindi applicando delle formule matematiche, imposto sul ventilatore settato in modalità CPAP i valori della pressione che considero terapeutica perché efficace ad eliminare i disturbi respiratori. I ventilatori autoCPAP possono funzionare sia in modalità CPAP che autoCPAP. Così personalizzo la pressione che poi riverifico periodicamente dopo dieci giorni, dopo tre mesi e anche dopo sei-dodici mesi. Si utilizza il ventilatore in modalità AutoCpap solo se la compliance alla Cpap risulta insoddisfacente.
Quale Ventilatore?
I requisiti, così come il livello di copertura per la tua CPAP, variano a seconda della tua polizza. Per sincerarsi che tu utilizzi l’attrezzatura regolarmente e correttamente, alcune compagnie assicurative richiedono che ti sottoponga a una prova per diversi mesi prima che la pratica di concessione del ventilatore per la terapia CPAP in corso sia approvata, mentre altre compagnie assicurative potrebbero farti noleggiare o acquistare la macchina. Tutte le compagnie di assicurazione sanitaria hanno partner contrattuali per i dispositivi in questione. I costi che superano i costi fissi dei dispositivi più economici (ventilatori, mascherine) sono a carico dell’assicurato stesso. Il paziente può sempre scegliere un altro dispositivo o una maschera più adatta a un costo aggiuntivo. Come paziente hai diritto a ricevere un dispositivo che può essere nuovo o ricondizionato. Non vi è alcun diritto a un dispositivo nuovo di zecca. Comunque il dispositivo sanificato è testato per i più elevati standard di sicurezza e igiene. Le informazioni sulla frequenza di utilizzo della macchina vengono trasmesse al fornitore e tali informazioni vengono consegnate alla compagnia assicurativa. Se non utilizzi la macchina CPAP come dovresti, il tuo assicuratore potrebbe non pagare per l’attrezzatura. Molte compagnie assicurative, così come i Centers for Medicare e Medicaid Services, richiedono ai pazienti di utilizzare la macchina per almeno quattro ore a notte per 21 giorni durante un periodo di 30 giorni consecutivi. In Italia per i pazienti ai quali è stata fatta diagnosi di OSAS, per usufruire della terapia CPAP è indispensabile recarsi dal medico curante che inoltrerà la documentazione all’INPS, poi dovrà andare ad un patronato che richiederà all’INPS la visita medico legale per il riconoscimento della invalidità. Avuto il decreto di invalidità può andare all’ASL di competenza (Ufficio protesi o Riabilitazione) per la richiesta del ventilatore che gli verrà consegnato al proprio domicilio nel giro di alcune settimane. In tutto il periodo che intercorre tra la diagnosi e l’inizio della terapia avrà avuto il consiglio o l’avvertimento di non guidare. Sebbene non esista un obbligo di segnalazione specifico per l’apnea notturna, in qualità di persona interessata hai una importante responsabilità di garantire la tua sicurezza e quella degli altri utenti della strada. L’alternativa può essere quella di fittare o comprare un ventilatore. Il costo di un ottimo ventilatore è di circa mille euro e la sua durata è di almeno sette-otto anni; a questo vanno aggiunti i costi annuali del resto del materiale di consumo che può incidere per circa trecento euro.
Apnea notturna, capacità di guida e responsabilità
In Italia essere affetto da OSAS comporta un certo grado di invalidità civile, intorno al 35%, che permette di avere il ventilatore in comodato d’uso gratuito ed il materiale di consumo annuale: filtri antipolvere ed antibatterici, maschere e circuiti (tubi di raccordo tra ventilatore e maschera) in forma gratuita ma anche accettare alcuni obblighi inerente il rilascio o rinnovo della patente di guida. Gli stati europei hanno recepito una direttiva europea datata luglio 2014 nella quale si stabilisce che i conducenti a cui viene diagnosticata OSAS possono vedersi ritirare la patente di guida fino a quando non vengano adeguatamente curati ed in caso di rinnovo sono soggetti ad un esame medico periodico, ad intervalli che non superano i tre anni per i conducenti del gruppo 1 (veicoli leggeri) ed un anno per i conducenti del gruppo 2 (veicoli pesanti).
Terapie alternative
La pressione positiva continua delle vie aeree (CPAP) è la terapia più efficace per l’apnea ostruttiva del sonno, ma un’aderenza subottimale, a lungo termine, può limitarne l’efficacia clinica.
I dispositivi di avanzamento mandibolare (MAD) sono considerati una valida alternativa per la migliore aderenza al trattamento e possono rappresentare la prima scelta nei russatori semplici, nei pazienti con OSA lieve, OSA lieve-moderata con basso indice di massa corporea e nei pazienti affetti dalla sindrome da aumentata resistenza delle vie aeree superiori; rappresentano la seconda scelta nei pazienti che non migliorano o non tollerano i dispositivi a pressione positiva, nei pazienti ad alto rischio chirurgico e che reagiscono male al trattamento chirurgico.
Come funzionano i MAD (dispositivi di avanzamento mandibolare)?
I MAD spingono la mandibola verso la parte anteriore e inferiore, con l'obiettivo di allargare l'orofaringe e il velofaringe durante il sonno e attivare i recettori di stiramento per ridurre il collasso delle vie aeree e migliorare la pervietà delle vie aeree superiori. La definizione di successo nella terapia MAD varia. Il trattamento è considerato efficace quando riduce l'AHI almeno del 50% o quando il grado di gravità dell'OSA è ridotto. Pertanto i MAD non risolvono completamente l’OSA ma riducono l’AHI a livelli lievi e aumentano la saturazione di ossigeno durante il sonno.
Quali sono le caratteristiche dei MAD?
Esistono due versioni di MAD ad avanzamento fisso o regolabile, prefabbricati o personalizzati, monoblocco (non titolabili) o biblocco (titolabili). La titolazione è un gergo ereditato dal campo medico che si riferisce all'aggiustamento dei CPAP e viene utilizzato per riferirsi alla possibilità di un progressivo aumento dell'avanzamento mandibolare da parte del dentista abilitato. I dispositivi titolabili sono superiori, per efficacia e comodità, ai dispositivi non titolabili, soprattutto nel trattamento dell’OSA moderata e grave. I dispositivi di avanzamento mandibolare (MAD) a doppio blocco sono composti da due parti unite indipendenti, per la mascella e la mandibola. Dal grado di avanzamento mandibolare dipende l’esito del trattamento. Un piccolo avanzamento mandibolare produce un risultato non ideale, mentre un grande avanzamento mandibolare può aumentare il disagio e gli effetti collaterali della terapia MAD. La fabbricazione con placche acriliche rigide è preferita rispetto a placche di acetato, che possono ridurre il comfort ma possono aumentare l'ancoraggio e minimizzare i cambiamenti dentoalveolari a lungo termine.
Effetti collaterali dei dispositivi di avanzamento mandibolare
I principali effetti collaterali immediati e transitori dell'uso dei MAD sono cambiamenti nella salivazione (secchezza delle fauci o ipersalivazione), dolori dentali, complicazioni occlusali al mattino, fastidio ai muscoli e all'articolazione temporo-mandibolare e cambiamenti nel morso. Quelli più persistenti sono cambiamenti nella posizione dei denti e nell'occlusione, cioè gli incisivi inferiori si inclinano in avanti e gli incisivi superiori indietro. L'intensità di questi effetti collaterali varia da paziente a paziente. Alcuni pazienti necessitano di un periodo di adattamento che può durare molti mesi. Il trattamento deve essere seguito e il dispositivo adattato o sostituito o interrotto in relazione al risultato.
Pro:
- I MAD rappresentano un alternativa per i pazienti che non tollerano o falliscono la terapia CPAP, e sono da preferire a nessun trattamento. Nell'OSA da lieve a moderata, a causa degli effetti uguali sulla sonnolenza e sulla qualità della vita, entrambi i dispositivi (MAD e CPAP) possono essere considerati di pari efficacia. Vi sono prove di una migliore compliance e preferenza del paziente a favore della MAD rispetto alla CPAP e di un impatto simile sulla sonnolenza e sulla qualità della vita.
Contra:
- Un fatto sfortunato è che non tutti i dentisti hanno la formazione o l'esperienza necessaria per fornire assistenza competente per scegliere l'apparecchio orale corretto e apportare le modifiche necessarie per accogliere i pazienti che, tra le altre cose, possono avere allergie a metalli o acrilici o hanno deviazioni anatomiche” La CPAP ha un impatto maggiore sulla riduzione dell’AHI, indipendentemente dalla gravità dell’OSA.
Cosa suggeriscono le linee guida nazionali e internazionali per l’uso dei MAD?
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È altamente auspicabile che la terapia con apparecchi orali venga eseguita esclusivamente da dentisti che abbiano ricevuto una formazione specifica in medicina del sonno/odontoiatria e nell’uso di questi apparecchi.
Il dentista dovrebbe avere familiarità con le indicazioni e le controindicazioni all'avanzamento maxillo-mandibolare e quindi essere in grado di identificare i pazienti che necessitano di essere indirizzati a un chirurgo maxillo-facciale.
Per valutare se applicare o meno un apparecchio orale si consiglia una valutazione preliminare delle condizioni della mucosa orale, dei denti e delle strutture parodontali, concentrandosi soprattutto sui muscoli masticatori e sull'articolazione temporo mandibolare e ricercando eventuali malocclusioni e disgnazie.
L’apparecchio dovrebbe essere personalizzato e titolabile.
L'odontoiatra dovrebbe monitorare il dispositivo nel tempo, considerando l'adattamento del paziente ai diversi gradi di riposizionamento della mandibola e la sua tolleranza alla protrusione.
Che i medici del sonno dovrebbero effettuare delle poligrafie per migliorare o confermare l'efficacia del trattamento.
Una volta confermata l'efficacia della terapia, il paziente dovrebbe sottoporsi a controlli odontoiatrici ogni 6 settimane per il primo anno e successivamente una volta all'anno per la verifica dello stato dentale, parodontale, funzionale ed occlusale.
Dispositivi di ritenzione della lingua (TRD)
La forma della lingua potrebbe svolgere un ruolo importante nello sviluppo dell'OSAS e gli studi hanno scoperto che la forma della lingua nei pazienti con OSAS è diversa da quella dei soggetti normali in posizione supina. I dispositivi di ritenzione della lingua sembrano essere meno efficaci e anche meno comodi dei dispositivi di avanzamento mandibolare (MAD); sono indicati nei pazienti edentuli o nei pazienti che non tollerano o non sono idonei all'avanzamento mandibolare.
PROCEDURE CHIRURGICHE
L’efficacia clinica della CPAP può essere ostacolata dal suo tasso di compliance spesso basso, spingendo una percentuale sostanziale di pazienti con OSA a cercare alternative terapeutiche. Le procedure chirurgiche più studiate per gli adulti sono l’uvulopalatofaringo- plastica (UPFP) e l’avanzamento maxillomandibolare (MMAS).
Uvulopalatofaringoplastica (UPFP)
L'UPFP prevede la rimozione dell'ugola e della parte posteriore del palato molle. Espande le vie aeree orofaringee e riduce il collasso faringeo alterando i tessuti molli delle vie aeree superiori, comprese le pareti laterali della faringe, la base della lingua e il palato. Attualmente l'UPFP può essere eseguita con l'ausilio di un laser e può essere combinata con interventi chirurgici in altri siti delle vie aeree (chirurgia multilivello). L’UPFP è efficace nel trattamento dei pazienti con OSA, ma l’efficacia è ridotta a lungo termine. L’American Academy of Sleep Medicine non raccomanda l’UPFP come unica procedura chirurgica nel trattamento dell’OSA. le tecniche di resezione palatale come l’UPFP sono attualmente considerate obsolete e vengono sostituite da moderne tecniche ricostruttive, come la faringoplastica dello sfintere di espansione, a causa del migliore risultato clinico e dei minori effetti collaterali.
Pro:
- l'AHI e la saturazione di ossigeno più bassa del sangue sono significativamente migliorati dopo l'intervento chirurgico, il diametro della cavità orofaringea è significativamente aumentato.
Contra:
- Nei pazienti con OSAS grave, il suo effetto sull’AHI è limitato e sono stati segnalati effetti avversi a lungo termine I limiti dell’UPPP includono la sua incapacità di migliorare le dimensioni laterali delle vie aeree superiori, di affrontare il collasso retroglosso o di affrontare la riduzione del tono muscolare del dilatatore delle vie aeree superiori.
Radiofrequenza (RFTA) e Chirurgia robotica transorale (TORS)
L’ablazione tissutale con radiofrequenza (RFTA) e la chirurgia robotica transorale (TORS) sono le metodiche utilizzate nella chirurgia dell’OSAS. La tecnica TORS si è rivelata più efficace della RF in termini di riduzione del valore AHI, correzione del valore minimo di saturazione arteriosa di ossigeno e diminuzione del punteggio della Scala di Epworth per la sonnolenza, durata del ricovero e durata del passaggio all'alimentazione orale. Tutti i parametri erano significativamente maggiori nei pazienti trattati con TORS.
Chirurgia multilivello (MLS) e chirurgia di avanzamento maxillo-mandibolare (MMA)
L’OSA da moderata a grave è solitamente caratterizzata da ostruzioni multilivello, pertanto gli interventi chirurgici volti a correggere solo una regione non possono eliminare tutte le ostruzioni nelle vie aeree superiori. La chirurgia multilivello (MLS) e la chirurgia di avanzamento maxillo-mandibolare (MMA) sono due opzioni terapeutiche consolidate nella gestione chirurgica dell'apnea ostruttiva del sonno (OSA) e mirano a diversi livelli di ostruzione delle vie aeree. L'avanzamento maxillo-mandibolare (MMA) è un'opzione chirurgica invasiva ma efficace per l'apnea ostruttiva del sonno (OSA) che consente di ingrandire le vie aeree superiori espandendo fisicamente la struttura scheletrica facciale. L'intervento determina l'allargamento dello spazio faringeo espandendo la struttura scheletrica a cui sono attaccati i tessuti molli faringei e la lingua. Ciò si traduce in una ridotta collassabilità faringea durante l'inspirazione a pressione negativa. Rispetto alla MLS, l’MMA può essere più efficace nel migliorare l’OSA. Tuttavia, il tasso di complicanze dell’MMA è più elevato.
La stimolazione del nervo ipoglosso (HNS)
L'apnea ostruttiva del sonno (OSA) è caratterizzata anche da una perdita di tono neuromuscolare dei muscoli dilatatori delle vie aeree superiori. Durante la veglia, l'attivazione neuronale dei muscoli dilatatori faringei assicura l'attivazione di tali muscoli, prevenendo il restringimento e il collasso faringeo.
Perché stimolare il nervo ipoglosso?
Quando l'attivazione del muscolo dilatatore delle vie aeree superiori viene persa all'inizio del sonno, la sua capacità di mantenere pervie le vie aeree diminuisce fino ad arrivare al crollo. Il muscolo genioglosso è il dilatatore faringeo più importante e dispone di meccanocettori e chemocettori faringei che trasmettono i segnali di stimolo ricevuti (anidride carbonica nel sangue) al tronco encefalico, regolando l'attività del dilatatore delle vie aeree superiori. Si è ipotizzato che la stimolazione elettrica del nervo ipoglosso (HNS), prevenendo il prolasso della lingua all'indietro che causa l'ostruzione delle vie aeree superiori durante il sonno, potrebbe curare l'apnea ostruttiva del sonno.
Come funziona?
La metodica funziona fornendo, durante l’inspirio, per tutta la notte, corrente elettrica al nervo ipoglosso che determina la contrazione del muscolo genioglosso, il muscolo principale responsabile dell’irrigidimento e della protrusione della lingua e di tutti gli altri muscoli intrinseci della lingua. La terapia di stimolazione unilaterale del nervo ipoglosso (HGNS) è stata approvata nel 2014 per il trattamento dell'apnea ostruttiva in pazienti di mezza età, con un indice di massa corporea inferiore a 32, intolleranti alla terapia con pressione positiva continua delle vie aeree (CPAP), che è segnalata fino al 40-60% dei pazienti.
Con quale tecnica?
Attualmente, con la tecnica più utilizzata, si posiziona l'elettrodo stimolante sul ramo mediale del nervo ipoglosso destro. La stimolazione può essere sincronizzata con la respirazione utilizzando elettrocateteri che misurano i cambiamenti nella respirazione. Gli elettrocateteri di rilevamento respiratorio sono posizionati tra il muscolo intercostale esterno ed interno e un generatore di impulsi impiantabile viene impiantato nella parete toracica per attivare gli elettrodi del nervo ipoglosso in risposta allo sforzo respiratorio. Con l'uso di questa terapia gli studi hanno dimostrato riduzioni significative sia dei parametri respiratori come gli indici di respirazione disordinata, sia dei disturbi soggettivi del sonno, come la sonnolenza diurna, raggiungendo un tasso di successo del 75%, con un ragionevole tasso di complicanze a lungo termine.
Esistono altre tecniche?
Mentre l’HNS rappresenta un trattamento invasivo per pazienti selezionati con OSA da moderata a grave, è in fase di studio come alternativa non invasiva la stimolazione elettrica transcutanea (TES) delle vie aeree superiori. Tuttavia, non ci sono finora dati di follow-up a lungo termine dell'approccio transcutaneo in ambito domiciliare. Recentemente, è stato sviluppato un nuovo dispositivo noto come sistema GENIO per fornire stimolazione bilaterale del nervo ipoglosso per OSAS da moderate a gravi, tramite un neurostimolatore impiantato e attivato esternamente. L'HNS bilaterale riduce la gravità dell'OSA con una diminuzione del 45% e migliora la qualità della vita senza complicazioni legate al dispositivo. I risultati sono paragonabili a quelli dei sistemi HNS unilaterali.
Pecularietà della stimolazione bilaterale
Il sistema offre differenze distinte e potenzialmente vantaggiose.
Questi includono:
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HNS bilaterale anziché unilaterale.
Componenti impiantati minimi e privi di batteria, con l'unità di attivazione indossata esternamente.
Stimolazione fornita a una frequenza e a un ciclo di lavoro predeterminati e regolabili anziché richiedere la sincronizzazione inspiratoria con i relativi elettrocateteri di rilevamento impiantati.
Tutti questi cambiamenti agiscono per diminuire la complessità e l’invasività dell’applicazione HNS e semplificare e facilitare la manutenzione del sistema. L'HNS bilaterale riduce la gravità dell'OSA e migliora la qualità della vita senza complicazioni legate al dispositivo. Si differenzia favorevolmente dai precedenti dispositivi HNS in quanto non richiede alcun elettrocatetere (fili di collegamento tra gli elettrodi del sensore/bracciale e il generatore di impulsi) ed è necessaria una sola incisione. Inoltre, la stimolazione viene erogata bilateralmente e controllata da un'unità indossata esternamente che attiva un piccolo stimolatore submentale impiantato senza batteria a una velocità e a un ciclo di lavoro predeterminati e regolabili.
Pro:
- Il trattamento chirurgico con stimolazione del nervo ipoglosso sembra essere efficace e ben tollerato con benefici duraturi.
Contra:
- È invasivo e più costoso degli apparecchi orali e della CPAP. L’HNS non dovrebbe essere utilizzato come trattamento di prima linea per i pazienti con OSA in generale. L’invasività dell’HNS fa sì che non sia facilmente reversibile.
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